Le montanare fanno parte della storia di Napoli. È qui infatti che nasce questa ricetta tipica dello street-food partenopeo. La leggendaria Sofia Loren le friggeva in uno degli episodi dell’Oro di Napoli, riprendendo proprio le mogli dei pizzaioli che erano solite cucinare nei bassi le pizzette fritte napoletane.
Proprio tra i vicoletti del capoluogo partenopeo, la montanara viene chiamata anche ‘a ogge a otto’, proprio perchè quando si acquistavano le pizzette non si pagavano subito ma dopo otto giorni. Questa usanza viene testimoniata dal ricordo, tramandato negli annali di cucina, che raccontano di cartelli affissi alle porte delle friggitorie, con su scritto ‘Mangiate oggi, pagate tra otto giorni’.
Nel corso degli anni, la “sorella povera” della pizza al forno ha subito una serie di evoluzioni; dalla ricetta base che prevede salsa di pomodoro, formaggio e una fogliolina di basilico, si è passati a condimenti davvero d’eccezione.
Da Pizza Sophia https://pizzasophia.it/ è Mario Bisesto che porta avanti la tradizione delle pizzella fritta e tra un impasto e un tocco di creatività mette in scena la danza delle montanare. Queste autentiche delizie sono condite utilizzando l’alchimia dei prodotti di prima scelta di cui Mario si rifornisce per la sua pizzeria; ecco che la si può assaggiare con pesto di friarielli napoletani, pancetta e provola oppure, in alternativa, la classica con pomodoro San Marzano DOP, parmigiano e basilico.
Ultima opzione con pesto di pistacchio, mortadella e provola, ovviamente tutte caratterizzate da una lievitazione di 24 ore. Le montanare del pizzaiuolo Bisesto, più che une entrèe alla pizza, possono tranquillamente trasformarsi in percorso degustativo a tutto tondo, dove anche il palato più fine non potrà che cedere al sapore e alla malia di questa antica e appetitosa pietanza napoletana.
L’articolo proviene da AppiaNews.it. >> continua a leggere sul sito di riferimento
Pubblicato inotre su: